martedì 3 aprile 2018

Libri, storia, cultura e tradizioni...

Qualificata paratecipazione per la presentazione milanese del libro "Vlad di Valacchia, il Principe e l'Ordine del Drago" della Professoressa Angela Campanella. Nella foto, l'autrice del romanzo storico insieme a: Alberto Uva, Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri, l'Onorevole Ing. Romolus Popescu (presidente della associazione Romeni in Italia, già deputato al parlamento costituente romeno), il Conte Franco Cesare Tardivo di Ressairage e l'Avvocatessa Adela Haloiu. Presenti anche l'avvocato Renato Maturo, Paolo Omodei Zorini, e rappresentanti consolari di Serbia, Romania e Albania.






















Ringrazio la gentile Professoressa Angela Campanella per la sua gradita presenza e per il suo interessante libro. Il romanzo si inquadra nello scontro fra le civiltà cristiana e mussulmana, con la caduta di Costantinopoli e l’invasione ottomana dei Caucaso, dei Balcani e dei Carpazi. Un libro piacevole, ricco di riferimenti storici precisi, di aneddoti culturali, di descrizioni dettagliate ma anche di sentimenti e riflessioni dei vari personaggi. Ho letto con estrema attenzione, con sincero piacere e anche con una certa emozione perché la storia e le leggende dei litigiosi ed eroici principi cristiani di quelle terre, è molto simile a quella degli antichi regni e principati della mia terra di Georgia. Giusto ricordare che il mito negativo del vampiro Conte Dracula, in realtà, nasce dalla reale figura storica del Principe Vlad Tepes Draculeschi, Voivoda di Valacchia, sanguinario quanto valoroso guerriero che ha sconfitto i Turchi Ottomani, impedendo l’invasione dell’Europa cristiana, e, per questo, considerato eroe nazionale della Romania e quasi santo dalle diverse Chiese Ortodosse. Come vice presidente della associazione culturale internazionale Aristocrazia Europea non posso che portarvi i saluti dei nostri autorevoli consoci, in particolare di: Sua Altezza Reale il Principe Irakli Bagrationi di Imereti, il Nobile Loris dei Principi Kastiota Skandemberg e, soprattutto di Sua Altezza Imperiale il Principe Vladimir Cantacuzene di Bisanzio, riconosciuto Principe titolare delle terre citate nel libro (ovvero di Valacchia, Moldavia e Transilvania), e capo Gran Maestro dell’Ordine Imperiale del Drago, sottotitolo e filo rosso del romanzo. Oggi, non possiamo dimenticare che è un giorno assolutamente simbolico: il Venerdì Santo della Pasqua cattolica, simbolo di morte che precede la resurrezione, sintetizza lo spirito del romanzo e l’impegno culturale di Aristocrazia Europea. Noi ortodossi abbiamo altro calendario e tradizioni, ma per profondo rispetto dei fratelli cattolici, questa sera non ci sarà appositamente nessun aperitivo. Ci sarà altra occasione.  Grazie, Dio benedica voi ed i vostri cari (Mandilosani Lali Panchulidze Anzauri - Milano, 30 marzo 2018)


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